Non ci riesco
Capita di non riuscire a fare qualcosa che invece ci proponiamo di fare.
Quando non ci riusciamo critichiamo noi stessi e poi ci scoraggiamo.
Ovviamente più ci critichiamo e ci scoraggiamo, meno riusciremo in ciò che ci eravamo proposti: la nostra motivazione si riduce.
Volere è potere?
Il concetto di intenzione è centrale per comprendere perchè riusciamo o non riusciamo a portare a termine qualcosa.
Troppo spesso si confonde l'intenzione con la volontà.
A causa di questa confusione nasce un paradosso: il mio fare è visto come conseguenza della mia volontà di fare, così, quando non riesco, devo per forza concludere che non ho voluto abbastanza.
Dover attribuire a me stesso le cause dell'insuccesso aumenta la tendenza a criticarmi e di conseguenza a scoraggiarmi: pone un serio ostacolo all'intenzione, riducendo la mia motivazione e quindi la probabilità di riuscire. Il solito circolo vizioso.
A lungo andare la constatazione di non riuscire mai a volere abbastanza, mi porta inevitabilmente a concludere che in me c'è qualcosa che non va, che sono difettoso, fatto male.
Ne conseguono sentimenti negativi di colpa, ostilità verso me stesso, disperazione alla prospettiva di un futuro nel quale mai riuscirò.
Tutto ciò ha un impatto devastante sulla considerazione che ho di me stesso.
La mia autostima subisce un tracollo. Un nuovo circolo vizioso.
Intenzione e volontà
Il concetto di intenzione è diverso da quello di volontà.
Innanzi tutto non è riconducibile solo a me stesso. L'intenzione infatti è un puzzle di fattori, alcuni attribuibili alla persona, altri al contesto. La volontà è solo uno di questi fattori, che tra le altre cose non dipende esclusivamente dall'individuo.
Conosciamo poco riguardo a come funzioni la volontà, ma di sicuro sappiamo che non basta per riuscire a studiare o a seguire una dieta.
Non si può esercitare la propria volontà semplicemente volendolo. Essa dipende anche da circostanze che non sono sotto il nostro controllo. La volontà di studiare, esempio tra tutti, può venire a mancare perchè non siamo abbastanza motivati al compito.
Cosa significa essere motivati?
Significa che oltre a ritenere utile e necessario studiare, sappiamo anche crearci l'intenzione di farlo. Riusciamo cioè a predisporre le situazioni in modo tale che accendano in noi lo scopo di studiare.
L'intenzione
Con il termine intenzione ci riferiamo alla predisposizione dell'organismo quando si trova orientato verso un fine.
Nella mente di questo organismo è presente un'idea che questo fine sia apprezzabile, abbia cioè un valore conseguirlo.
Inoltre il pensiero è orientato a disporre un disegno, un progetto, un piano per il suo conseguimento.
L'orientamento all'azione mira alla meta, stimola la volontà, la voglia, dispone le risorse, l'animo e la fiducia nella riuscita.
Per creare l'intenzione quindi non basta volerlo, occorre agire in maniera strategica sull'idea, sul pensiero e sui meccanismi che governano l'azione dell'individuo.
Esistono differenti discipline che si occupano di creare l'intenzione. L'educazione e l'auto-disciplina sono un esempio. Nei casi migliori si riesce a tirare fuori l'intenzione, indirizzandola verso scopi utili e desiderabili.
Putroppo non sempre è così.
Ostacoli all'intenzione "Avrei dovuto farlo!";
"Mi sarebbe proprio convenuto";
"Era giusto", sono frasi che ci ripetiamo quando qualcosa non va.
Ma la domanda da farsi sarebbe: "Avevo l'intenzione di farlo?".
Siamo tutti capaci di dire a noi stessi perchè è utile fare una cosa. Sappiamo benissimo argomentare per quali motivi è opportuno, bisogna, conviene, è giusto.
Ma tutto questo non basta a produrre in noi l'intenzione di fare quella cosa.
Facciamoci del male!
"Quello che deve essere fatto va fatto";
"Se conviene allora lo devi fare";
"Volere è potere".
Queste concezioni non bastano a conseguire il risultato e spesso sono di ostacolo. Producono sentimenti di colpa, di autorimprovero e gettano inevitabilmente l'individuo in uno stato depressivo, che a sua volta causa demotivazione, riducendo le possibilità al successo.
La psicoterapia si occupa di costruire l'intenzione mettendo in discussione le concezioni che la ostacolano.